Quale tesoro racchiude la città?
Zurigo è nota per i suoi “Badis”, i bagni termali che si trovano ovunque e di cui alcuni si trasformano, di sera, in bar trendy. D’estate, per esempio, bisogna assolutamente trascorrere una serata al Rimini, in riva al fiume, dove si sta bene degustando un rinfresco lontano dalla strada, sotto gli alberi e le palme. Nel cuore della città vecchia c’è il Lindenhof, un luogo eccezionale. Da questa collina, si gode di un panorama magnifico sulla città vecchia e sul quartiere di Niederdörf. Si ammirano anche le Alpi e il lago di Zurigo, dietro lo “skyline” della città, con le chiese Fraumünster, Grossmünster e Saint-Pierre.
Quale monumento o palazzo della città vi colpisce particolarmente?
Oltre alle chiese meravigliose che demarcano l’orizzonte di Zurigo, l’albergo “The Dolder Grand”, costruito nel 1899, vale una deviazione. La sua fastosa architettura gli conferisce, infatti, sembianze di castello. Nel 2008 la star dell'architettura Norman Foster ha aggiunto due ali all’edificio. Altra opera architettonica: la brasserie Hürlimann, a sud-ovest della città, che oggi ospita un bagno termale. Si può nuotare nelle vecchie vasche da birra proprio sopra ai tetti di Zurigo.
Chi sono i VIP locali?
Zurigo è patria d’adozione di diversi VIP. Tra le personalità nate a Zurigo possiamo citare: lo scrittore Martin Suter, l’attore Bruno Ganz e l’uomo politico Alfred Escher, anch’egli pioniere delle ferrovie e che fece costruire il traforo del Gottardo. Dieter Meier, artista poliedrico che ha importato la musica elettronica in Europa con il suo gruppo Yello e che oggi gestisce una fattoria biologica in Argentina e un ristorante a Zurigo, è originario di Zurigo.
Qual è l’evento da non perdere?
Bisogna naturalmente aver visto lo Zürifäscht, la festa della città che si tiene ogni tre anni: musica, stand, giostre, snack e sontuosi fuochi d’artificio che trasformano tutta Zurigo in uno spettacolo multicolore. Chi viene qui ad aprile deve assistere a ogni costo al Sechseläuten (Sächselüüte). Dopo la grande sfilata di tutte le corporazioni della città, la tradizione vuole che si incendi il Böögg, un fantoccio a forma di omino di neve pieno di petardi. La regola è così: più in fretta brucia il Böögg, più bella sarà l’estate!